CIAK SI SCRIVE
Scrivere per il Cinema. Ecco un nuovo fiato che tanti giovani e non più giovani aspiranti scrittori potrebbero sperimentare, dopo opportuno studio di una materia – la Sceneggiatura – che si può cominciare a praticare proprio dalla lettura di questo o quello script che ora la RAF EDITORE inizia a pubblicare una nuova collana destinata solo alle sceneggiature.
Si tratta di un progetto editoriale già annunciato due anni fa alla nascita della nostra casa editrice per consentire, proprio attraverso la pubblicazione di sceneggiature complete e scritte secondo le regole ben conosciute da chi frequenta questa forma di narrativa, e consentire un approccio più concreto a chi vuol cimentarsi con la magia di trasformare la parola in immagine.
Del resto, siamo sempre nel campo della narrativa che si esprime con tecniche compositive diverse. Come è stato argutamente osservato «Quando leggi un romanzo – cioè se lo scrittore è bravo – vedi un “film”, ma lo vedi nella mente». E chi scrive per il Cinema non si discosta molto dai vari modelli letterari: rimane sempre uno scrittore, un narratore che non sarà più condizionato dalle regole del linguaggio letterario, ma a guidare i suoi passi creativi saranno le salde regole della tecnica applicata al linguaggio cinematografico.
È il cinema che detta le regole: per lo stile, per l’organizzazione della trama, per il plot per i tempi in cui collocare i colpi di scena, tenendo ben presente che la regola aurea: nella sceneggiatura l’autore deve scrivere soltanto quello che si vede, e deve quindi ingegnarsi, per esempio, a come trasformare in immagine uno stato d’animo. Esempio: “Mario entrò nella stanza, e aveva il cuore in tumulto”. Come si può, attraverso la parola, trasformare quello stato d’animo in immagine che lo rappresenti? Questo è compito che tocca ai manuali di sceneggiatura, ed è un obiettivo che pure la RAF EDITORE si prefigge di raggiungere per dare più completezza alla Collana che qui presentiamo nelle sue linee generali per stimolare creatività e proposte di manoscritti.
Buio in sala, si comincia.